FIAT 500X FORUM CLUB ITALIA

  1. Dieselgate: immatricolazioni cancellate per chi non aggiorna il software!?
    Per ora resta solo una indiscrezione ma se venisse confermata obbligherebbe di fatto tutti gli automobilisti coinvolti a procedere con l'aggiornamento

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    Anticipiamo subito che quella che sto per darvi pare essere solo una indiscrezione ,ma di quelle importanti: sembra infatti che qualora i proprietari delle auto coinvolte nel caso dieselgate non vogliano aggiornare il software delle loto vetture come previsto dalla casa madre, rischino addirittura la cancellazione dell’immatricolazione con la conseguente impossibilità a circolare su strada.

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    Questa indiscrezione arriva dal giornale tedesco Focus e renderebbe di fatto obbligatorio per tutti l’aggiornamento altrimenti non si potrebbe più circolare per strada (quella determinata targa non esisterebbe più in nessun archivio). Si ricorda che il gruppo Volkswagen ha già inviato ai clienti coinvolti nello scandalo la lettera dove si invita ad aggiornare i propri veicoli in fatto di emissioni ma se fino ad ora il rischio si paventava solo in caso di controllo minuzioso da parte delle Forze dell’Ordine, ora la mancanza dell’aggiornamento si tradurrebbe in un provvedimento ben più grave che impedirebbe totalmente la circolazione su strada.

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    A quanto è emerso da parte del gruppo Volkswagen, pare che su circa undici milioni di veicoli, oltre cinque milioni siano già stati risanati da tecnici del gruppo, sebbene l’intervento sulla centralina abbia scoraggiato molti a procedere, temendo soprattutto un calo sensibile delle prestazioni e un aumento dei consumi. Ovviamente in Volkswagen negano eventualità di questo tipo, garantendo una totale uguaglianza in termini di prestazioni e consumi ma dopo la batosta subita con questo scandalo è abbastanza normale che i clienti tendano a non fidarsi molto del gruppo tedesco.

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    Dunque non ci resta che aspettare per vedere se questa indiscrezione, che troverebbe conferma anche in alcuni documenti presenti presso la motorizzazione di Berlino, sia vera o sia magari un modo velato per screditare ulteriormente il gruppo Volkswagen da parte di case concorrenti. Nel caso comunque si abbia la conferma di ciò, i primi destinatari della lettera di aggiornamento che non lo abbiano poi effettuato, potrebbero già vedersi annullata l’immatricolazione a partire dal prossimo mese di agosto. Insomma a questo punto è caldamente consigliato attuare l’aggiornamento previsto perché consumi e prestazioni passano in secondo piano quando si parla di possibilità di usare l’auto su strada.

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    Last Post by vallone73 il 1 Aug. 2017
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  2. Dieselgate: possibile coinvolgimento anche di Fiat!?
    Dalla Germania si rincorrono voci circa un coinvolgimento del gruppo italo-americano che avrebbe studiato un escamotage per eludere i test

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    La Germania non ci sta a passare per unica nazione che imbroglia nel settore automobilistico e così si moltiplicano le voci diffuse dai giornali tedeschi, circa un possibile coinvolgimento del gruppo FCA nel dieselgate. In particolare il giornale tedesco forse più celebre, ossia Bild, riporta come alcuni modelli Fiat abbiano rilevato valori di emissioni irregolari negli ultimi test effettuati dalla KBA, l'organo federale teutonico per i trasporti.

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    Scendendo più nel dettaglio, pare che un modello Fiat (per ora non indicato esplicitamente) fosse dotato di un dispositivo in grado di disattivare il sistema di trattamento delle emissioni 22 minuti dopo l'inizio del test, considerando che quest'ultimo ha solitamente una durata di 20 minuti. In pratica il sistema di abbattimento delle emissioni avrebbe (il condizionale è d'obbligo) lavorato regolarmente per il tempo necessario a superare i test salvo poi inquinare in maniera assai più decisa. Sempre secondo la Bild, sarebbe stato il colosso tedesco Bosch a fare la spia in merito a questa vicenda, tenendo conto che questa azienda è partner da parecchi anni sia di Audi che di Volkswagen e produce pure sistemi per il controllo delle emissioni.

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    D'altronde il Ministro dell'Ambiente tedesco aveva già anticipato qualcosa, affermando che si stava indagando sulla possibilità da parte delle case automobilistiche e in particolare dell'azienda italiana Fiat (citata direttamente dallo stesso Ministro), di disattivare in funzione del tempo il sistema di trattamento dei gas di scarico, tecnica non giustificabile, a detta del Ministro, con la necessità di proteggere il motore come spiegato dai costruttori.

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    In realtà esiste uno spazio sfruttato da quasi tutti i costruttori, denominato finestra termica, durante il quale è ammesso il disinserimento dei sistemi di trattamento delle emissioni per preservare il motore dalla condensa e da altri danni potenziali ma Bild non ha chiarito se in Fiat abbiano sfruttato questa finestra termica o si siano avvalsi, invece, di un dispositivo diverso che sarebbe altamente illegale.

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    Last Post by Dante Peres il 5 Sep. 2016
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  3. Se Volkswagen piange.....Alfa non ride!!
    La casa italiana è alle prese con forti ritardi nella produzione, basti pensare che ancora si sa pochissimo sulla nuova Giulia, presentata ormai cinque mesi fa

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    Come dice un vecchio detto “Se Atene piange, Sparta non ride” e in questo caso si addice perfettamente alla situazione Volkswagen e Alfa Romeo: se infatti il gruppo tedesco è coinvolto in uno dei più grandi scandali della sua storia, il celeberrimo diesel-gate, la casa italiana deve affrontare le difficoltà legate al lancio della nuova Alfa Romeo Giulia, annunciata in pompa magna a fine giugno ed ora sparita dai radar.

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    Ma andiamo con ordine: la Giulia Quadrifoglio Verde è stata presentata ufficialmente il 24 giugno ad Arese ed è stata annunciata come la vettura del rilancio per il marchio del Biscione, la cui gamma è praticamente ferma da circa cinque anni. La Quadrifoglio Verde però si configura come una sportiva vera e propria con un motore da oltre 500 Cv e un prezzo di partenza, vicino ai 95.000 euro, insomma non proprio alla portata di tutti.


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    Bene, sono passati quasi sei mesi e delle altre versioni della Giulia non si sa ancora praticamente nulla: motorizzazioni e allestimenti restano un mistero, per non parlare del design che dovrebbe differire in maniera abbastanza deciso, rispetto alla sportivissima Quadrifoglio Verde. In Alfa giurano che tutti questi dati dovrebbero essere svelati a breve, sebbene la commercializzazione non sia attesa prima di metà 2016, circa sei mesi dopo rispetto a quanto previsto inizialmente.

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    Inoltre, come conseguenza di ciò, anche il SUV Alfa previsto per giugno 2016 dovrebbe arrivare sul mercato non prima del 2017, comportando così uno slittamento in avanti di sei mesi per l'intera gamma. Marchionne, in proposito, ha parlato di alcune debolezze legate al mercato cinese che vanno quanto prima colmate, sebbene, a questo punto, sembri probabile che i nuovi modelli Alfa vengano commercializzati solamente in Europa e in America ma non in Medio Oriente.

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    La casa del Biscione vorrebbe raggiungere per la Giulia un numero di unità annue vendute pari a circa 400.000 unità, progetto assai ambizioso, che, con questo ritardo, non parte certamente nel migliore dei modi, considerando pure che, secondo le analisi di mercato, un obiettivo reale sarebbe quello di 230.000 unità annue.
    Si ricorda infine che il piano di Alfa prevede di investire complessivamente circa 5 miliardi di euro, portando al restyling di gran parte della gamma: nei prossimi mesi dov...

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    Last Post by goosecat2014 il 16 Nov. 2015
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