FIAT 500X FORUM CLUB ITALIA

  1. Innovazioni flop: quando la novità è un buco nell'acqua!!
    Vediamo alcune delle novità rivoluzionarie che alcune case automobilistiche hanno lanciato negli anni senza riscuotere però il successo sperato

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    Non sempre le novità introdotte dalla case automobilistiche sono state ben accolte dal pubblico ed in questo articolo vedremo alcune innovazioni che i principali marchi hanno introdotto sul mercato negli anni passati, salvo poi abbandonarle perché non apprezzate dagli automobilisti. In alcuni casi queste invenzioni hanno avuto un seguito e sono state riprese ad anni di distanza mentre altre sono cadute letteralmente nel vuoto.

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    Partiamo citando la monoporta scorrevole presente ad esempio sulla Peugeot 1007: questo sistema in teoria renderebbe più facile l’accesso alla vettura nonché il carico di oggetti ingombranti ma alla lunga si è rivelata troppo pesante da muovere e soprattutto troppo fragile, considerando anche il costo del motorino per aprirla. Ripresa ultimamente anche dalla Ford B-Max non ha comunque raggiunto il successo sperato.

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    Altra innovazione lanciata da Volvo nel 1999 è il PremAir un sistema particolarmente avanzato che consentiva di convertire in ossigeno il 72% dell’ozono che passava attraverso il radiatore. Gli svedesi pensavano che i clienti sarebbero stati particolarmente attratti da un sistema in grado di aiutare l’ambiente ma in realtà questo optional fu del tutto snobbato e abbandonato totalmente nel giro di qualche anno.

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    Un’innovazione molto interessante è stato poi il motore rotativo Wankel, in grado di lavorare anche a regimi di giri altissimi: Mazda lo ha prodotto sui propri modelli sino al 2011, realizzando modelli ad alte prestazioni estremamente efficienti e bilanciati, sebbene le nuove normative antinquinamento ne abbiamo segnato la definitiva fuoriuscita dal mercato.

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    Un’ottima idea che poi è stata abbandonata era stata introdotta da Fiat producendo la Multipla: gli ingegneri italiani avevano infatti adottato per primi una disposizione di sedili 3+3 in grado di aumentare notevolmente l’abitabilità pur mantenendo dimensioni contenute. Peccato che il design orribile e la bassissima affidabilità della Multipla abbiano costretto Fiat ad abbandonare totalmente questo progetto.

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    Last Post by mi.ky.87 il 15 Sep. 2017
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  2. Dalla California a Portofino: Ferrari ha la sua nuova gran turismo!!
    Sarà ufficialmente presentata al Salone di Francoforte a metà settembre ma già si annuncia come l'ennesimo capolavoro della casa italiana

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    Ferrari è pronta a presentarci l’ennesima meraviglia: si tratta del modello Portofino, un inedito che abbandona la tradizionale nomenclatura con la F come prima iniziale, per omaggiare una delle cittadine più chic e amate della Liguria. Questa vettura dovrebbe configurarsi nella gamma come erede di un altro modello che porta il nome di una celebre regione balneare, ossia la California e verrà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Francoforte.

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    A conferma di ciò vengono mantenuti il tetto retrattile e la configurazione 2+2 della California T mentre il telaio è totalmente nuovo. Il risultato è un modello estremamente aggressivo con un frontale ricco di nervature e due splendidi gruppi ottici Full LED che riprendono quelli della nuova 812 Superfast. Le fiancate mostrano una nervatura molto sportiva che va a sfociare nella presa d’aria laterale anteriore, mentre il posteriore è dominato dai gruppi ottici di forma circolare dotati di tecnologia Full LED e dall’iconico diffusore in fibra di carbonio che incastona al suo interno i quattro scarichi accoppiati. Da segnalare, infine, che il profilo aerodinamico anteriore e le minigonne laterali sono state realizzate in fibra di carbonio.

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    Riguardo al propulsore, questo è stato totalmente rivisto rispetto a quello della California T, grazie all’adozione di nuove bielle e nuovi pistoni mentre è stato mantenuto lo stesso schema meccanico, vale a dire un V8 con angolo di 90°. La potenza è stata incrementata sino a 600 Cv e la coppia tocca i 760 Nm, consentendo alla Portofino di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 3,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 320 Km/h. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie al Variable Boost Managment, un dispositivo che consente di erogare la coppia più appropriata in funzione della marcia innestata. Il quadro tecnico è poi completato dalle sospensioni magnetoreologiche, in grado di garantire il massimo comfort in ogni condizione di guida e dal servosterzo elettrico, capace di fornire una risposta più diretta nella guida sportiva.

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    Last Post by mi.ky.87 il 3 Oct. 2017
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  3. Audi: addio cilindrata sul portellone, arriva la potenza!!
    A partire dagli allestimenti my 2018 le vetture di Ingolstadt non riporteranno più la cilindrata sul retro ma un numero che sta ad esprimere la potenza in Kw

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    Grande novità in casa Audi per quanto riguarda la denominazione dei modelli e della cilindrata: a partire dai model year 2018 sparirà infatti la denominazione cilindrata sostituita da un numero che indica la potenza del motore in Kw, mentre rimane al suo posto la denominazione tecnologia TFSI e TDI.

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    Ricordando che in fase di acquisto l’acquirente può anche decidere di non riportare alcuna scritta sul portellone, questa scelta è stata giustificata dalla necessità di suddividere la gamma in termini di potenza e non di cilindrata, dal momento che con l’avvento dei modelli ibridi ed elettrici, quest’ultima diventa sempre meno importante. In pratica con la nuova denominazione basata sulla potenza i clienti potranno sapere in maniera più immediata le caratteristiche prestazionali di una determinata vettura.

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    Per capire meglio come funziona questo nuovo sistema identificativo, in Audi hanno annunciato che la sigla 30 comparirà sui modelli con potenza compresa fra 81 e 96 Kw mentre la sigla 45 riguarderà i modelli con potenza da 169 e 185 Kw. Le supercar avranno la sigla 70 che sta ad indicare una potenza superiore ai 400 Kw.
    La prima vettura sulla quale debutterà questa nuova denominazione sarà la nuova Audi A8: i motori sei cilindri 3.0 TDI da 210 Kw e 250 Kw recheranno rispettivamente sul portellone le sigle 50 TDI e 55 TDI.

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    Dunque dopo anni di denominazioni convenzionali basate sulla cilindrata sarà abbastanza complicato abituarsi a questa nuova denominazione basata sulla potenza, sebbene sia una scelta fatta non tanto per confondere i clienti ma per rendere più facili le valutazione sulle prestazioni in ottica futura, quando i motori saranno per lo più elettrici o ibridi. Insomma meglio prendere confidenza con questo nuovo sistema sin da subito.

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    Last Post by cerbero74 il 7 Sep. 2017
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  4. Mick Schumacher a Spa sulle orme del padre!!
    Il giovane pilota tedesco compirà un giro d'onore prima del Gran Premio del Belgio a bordo della Benetton sulla quale il padre ottenne la prima vittoria in F1, esattamente 25 anni fa

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    Buon sangue non mente e nell’attesa di vedere se un giorno riuscirà a debuttare in F1, ecco che Mick Schumacher, figlio del più grande pilota di tutti i tempi, girerà sul circuito di Spa, prima del GP di F1 del 27 agosto, a bordo della Benetton B194 che regalò al padre il primo titolo mondiale. Purtroppo non si hanno novità sulle condizioni di salute del sette volte campione del mondo ma a quanto pare il figlio potrebbe essere un degno erede, in grado di tenere in alto il nome della famiglia Schumacher.

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    Il circuito di Spa è considerato uno dei più difficili del Mondiale ed una sorta di seconda casa per Micheal Schumacher che sulle Ardenne è sempre andato fortissimo, complice anche la vicinanza fra Kerpen, città natale di Micheal, e il circuito (circa 100 Km). Non a caso il pilota tedesco vinse proprio a Spa nel 1992 il primo dei suoi 92 GP in F1, battendo campionissimi del calibro di Senna e Prost.

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    Dunque per festeggiare i 25 anni dalla prima vittoria del padre, Mick compirà a Spa un giro d’onore poco prima della parata dei piloti e a quanto si sa il diciottenne tedesco avrebbe già effettuato un test sulla Benetton la prima settimana di agosto, proprio per prepararsi a questo evento, un anniversario che inevitabilmente non potrà essere considerato una festa, viste le difficili condizioni di Schumacher.

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    Mick, inoltre, ha già rilasciato alcune dichiarazioni in merito al fatto di non sentire minimamente la pressione legata alle abilità del padre al volante e di non gradire paragoni, sebbene questi possano venire spontanei. Non solo, il campioncino tedesco ha già dichiarato che il suo obiettivo principale è quello di arrivare in breve tempo a guidare una F1 e se non otterrà gli stessi risultati pazienza, sarà comunque uno dei tanti giovani piloti che vedrà realizzato il suo sogno di correre nella categoria più importante dell’automobilismo moderno.

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    Last Post by jefe75 il 25 Aug. 2017
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  5. Climatizzatore: ecco i modelli che nel 2017 ancora non lo montano di serie!!
    Si tratta quasi sempre di vetture entry-level ma complice il caldo anomalo, il climatizzatore si rivela sempre più indispensabile, sebbene per alcuni sia fonte di raffreddori e influenze

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    Ebbene sì, nel 2017 alcune vetture non hanno ancora nelle loro versioni base il climatizzatore, uno degli optional più in voga del secondo millennio. Fino a vent’anni fa il clima era un lusso ma ora è un must su gran parte dei modelli sul mercato. D’altro canto c’è anche una parte della popolazione che ritiene il climatizzatore uno strumento inutile perché causa di raffreddamenti e indolenzimenti, dovuti al passaggio dal caldo delle vettura al sole al freddo indotto dal condizionatore per raffreddare l’abitacolo.

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    E’ necessario però fare subito un distinguo fra auto che non montano il clima per scelta e altre che non lo possiedono perché considerate basi di gamma: al primo gruppo appartengono senza dubbio le sportive Abarth 695 Biposto e gran parte delle Lotus, auto sulle quali si prediligono le prestazioni e la leggerezza al comfort, considerando comunque che l’intero impianto di climatizzazione pesa diversi Kg.

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    Ben altro discorso, invece, per gran parte delle utilitarie base di gamma come le Nissan Micra e Note, oltre alla Opel GrandLand X e alla Suzuki Celerio: queste auto, in versione base, non possono avere il clima nemmeno a pagamento perciò si rende necessario uno step di circa 1.500 euro per passare all’allestimento superiore.

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    Discorso diverso invece per le Opel Karl, Adam e Corsa che nelle versioni base prevedono il climatizzatore solo a pagamento, con un esborso di circa 800 euro. Stesso discorso per le versioni base di Citroen C1 e di C4 Cactus, mentre sorprende che un modello premium come la DS3 non preveda un condizionatore, anche manuale, sulla versione di accesso.

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    Infine sorprende anche Volkswagen che non prevede il clima di serie sulla versione base della Up mentre i modelli meno blasonati, basati sulla stessa piattaforma, come Skoda Citigo e Seat Mii lo prevedono di serie su tutte le versioni. Ford e Hyundai prevedono l’assenza del clima sulla versione di accesso di Ka+ e i10 ment...

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    Last Post by mi.ky.87 il 16 Aug. 2017
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  6. Mercedes- MV Agusta: il matrimonio è già finito!!
    Dopo Ducati, messa in vendita da Audi, anche la gloriosa casa di proprietà di Mercedes è stata venduta senza che la Casa della Stella sia riuscita a rilanciarla

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    Sotto il profilo motoristico gli accordi Italia-Germania scricchiolano parecchio: già si vociferava di una possibile vendita da parte di Audi delle quote di Ducati, caduta per ora nel vuoto, mentre è già stata consolidata la cessione dello storico brand MV-Agusta da parte di Mercedes-AMG a un gruppo petrolifero russo.

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    La casa MV-Agusta ha legato gran parte della sua notorietà al pilota Giacomo Agostini, il più titolato nella storia del motomondiale. Ultimamente la casa italiana è andata però incontro ad un lento declino e l’ultimo passo è stata proprio la cessione da parte di Mercedes al fondo Black Ocean di Timur Sardarov, uno dei più importanti petrolieri russi. L’obiettivo per il futuro di MV è quello di produrre moto artigianali premium di livello altissimo, rinforzando nel contempo anche la rete di vendita e la presenza sui social, così da poter ambire pure a nuovi mercati.

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    Insomma i russi dovrebbero arrivare a risanare il capitale scricchiolante del marchio MV, puntando su moto premium e realizzando per questo brand investimenti importanti, che sotto l’egemonia Mercedes-AMG erano stati molto tutt’altro che sostenuti, non riuscendo a dare quello scossone necessario per aumentare le vendite della casa italiana.

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    Dunque vedremo se i russi riescono a rilanciare questa gloriosissima casa motociclistica italiana: sicuramente i buoni intenti ci sono tutti e l’idea di rilanciare il marchio sui social e sui nuovi mercati potrebbe rivelarsi vincente. Unica incognita la possibile inesperienza da parte dei russi a gestire un mercato complesso come quello motoristico, settore nel quale sicuramente gli italiani hanno più conoscenze sia sotto il profilo tecnico che sotto quello finanziario.

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    Last Post by goosecat2 il 13 Aug. 2017
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  7. Audi A8 2017: prime prove di guida autonoma!!
    Debutta la nuova versione dell'ammiraglia tedesca, al top in tutto dalla tecnologia di bordo alla guida autonoma

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    Oggi parliamo di una novità importante presentata da poco dal marchio Audi, ossia la nuova ammiraglia A8. Questo modello rappresenta una pietra miliare nella gamma del marchio tedesco, dal momento che anticipa le linee dei nuovi modelli e fornisce un’idea di quella che sarà la guida autonoma, settore nel quale la casa di Ingoltadt è avanti anni luce rispetto alla concorrenza. I prezzi di partenza per il mercato tedesco saranno nell’ordine dei 90.000 euro e arriverà nelle concessionarie a fine 2017.

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    Ma bando alle ciance e passiamo a descrivere l’esterno della nuova A8: la carrozzeria è un mix perfetto di alluminio e acciai alto-resistenziali così da risultare estremamente leggera e maneggevole mentre le dimensioni si attestano su 5,17 m in lunghezza ed un passo vicino ai 3 metri.
    Il frontale è dominato dalla griglia single-frame, delimitata all’esterno dagli splendidi gruppi ottici Matrix LED con tecnologia laser, mentre al posteriore la fanaleria è inedita, essendo presente una lunga striscia OLED che attraversa interamente il portellone. Inoltre sono presenti passaruota allargati per richiamare la sportività dei modelli Quattro del passato. Infine l’impianto frenante è dotato di dischi in alluminio mentre i cerchi sono disponibili in misure da 20 e 21 pollici.

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    Un capitolo a parte merita senza dubbio la tecnologia per la guida semiautonoma, vero punto di forza di questo modello e riassumibile sostanzialmente in quattro sistemi: Al Active Suspension, Al Trafic Jam Pilot, Al Parking Pilot e Al Garage Pilot, dove la sigla Al sta ad indicare l’intelligenza artificiale presente sulla vettura. Partendo dal Al Active Suspension, questo sistema, grazie alla batteria maggiorata da 48 V, è in grado di controllare l’altezza delle sospensioni per ogni singola così da migliorare il confort e la silenziosità, a seconda della strada che si sta percorrendo, e da alzare il veicolo da un lato per proteggere gli occupanti in caso di urto.

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    Last Post by sal500 il 8 Aug. 2017
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  8. Dieselgate: immatricolazioni cancellate per chi non aggiorna il software!?
    Per ora resta solo una indiscrezione ma se venisse confermata obbligherebbe di fatto tutti gli automobilisti coinvolti a procedere con l'aggiornamento

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    Anticipiamo subito che quella che sto per darvi pare essere solo una indiscrezione ,ma di quelle importanti: sembra infatti che qualora i proprietari delle auto coinvolte nel caso dieselgate non vogliano aggiornare il software delle loto vetture come previsto dalla casa madre, rischino addirittura la cancellazione dell’immatricolazione con la conseguente impossibilità a circolare su strada.

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    Questa indiscrezione arriva dal giornale tedesco Focus e renderebbe di fatto obbligatorio per tutti l’aggiornamento altrimenti non si potrebbe più circolare per strada (quella determinata targa non esisterebbe più in nessun archivio). Si ricorda che il gruppo Volkswagen ha già inviato ai clienti coinvolti nello scandalo la lettera dove si invita ad aggiornare i propri veicoli in fatto di emissioni ma se fino ad ora il rischio si paventava solo in caso di controllo minuzioso da parte delle Forze dell’Ordine, ora la mancanza dell’aggiornamento si tradurrebbe in un provvedimento ben più grave che impedirebbe totalmente la circolazione su strada.

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    A quanto è emerso da parte del gruppo Volkswagen, pare che su circa undici milioni di veicoli, oltre cinque milioni siano già stati risanati da tecnici del gruppo, sebbene l’intervento sulla centralina abbia scoraggiato molti a procedere, temendo soprattutto un calo sensibile delle prestazioni e un aumento dei consumi. Ovviamente in Volkswagen negano eventualità di questo tipo, garantendo una totale uguaglianza in termini di prestazioni e consumi ma dopo la batosta subita con questo scandalo è abbastanza normale che i clienti tendano a non fidarsi molto del gruppo tedesco.

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    Dunque non ci resta che aspettare per vedere se questa indiscrezione, che troverebbe conferma anche in alcuni documenti presenti presso la motorizzazione di Berlino, sia vera o sia magari un modo velato per screditare ulteriormente il gruppo Volkswagen da parte di case concorrenti. Nel caso comunque si abbia la conferma di ciò, i primi destinatari della lettera di aggiornamento che non lo abbiano poi effettuato, potrebbero già vedersi annullata l’immatricolazione a partire dal prossimo mese di agosto. Insomma a questo punto è caldamente consigliato attuare l’aggiornamento previsto perché consumi e prestazioni passano in secondo piano quando si parla di possibilità di usare l’auto su strada.

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    Last Post by vallone73 il 1 Aug. 2017
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  9. Semafori: ora il contasecondi è legale!!
    Il Governo ha approvato la possibilità di dotare i semafori di un dispositivo che indica quanti secondi mancano per passare da una luce all'altra. Ecco vantaggi e svantaggi.

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    Oggi non parliamo di un modello di auto in particolare, bensì di un decreto appena approvato dal Governo che dovrebbe diventare effettivo intorno al 20 dicembre di quest’anno: si tratta di una riforma che consentirà di applicare un contasecondi affianco ai semafori così da consentire all’utente di sapere per quanto tempo ad esempio rimarrà il verde o dopo quanto scatterà il rosso, in modo da sapersi regolare per il transito agli incroci in tutta sicurezza.

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    Sinora in alcune postazioni semaforiche i contasecondi erano già stati montati in via ufficiosa, soprattutto come deterrente laddove erano presenti sistemi di rilevazione di infrazione semaforica, ma da dicembre i contasecondi potranno essere montati in tutti gli incroci regolati da semaforo, a patto che rispettino le indicazioni riportate nel decreto.

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    Vediamo dunque quali sono le caratteristiche che un impianto semaforico deve avere per poter adottare il contasecondi:
    -in primis questo deve essere o completamente nuovo oppure è necessario per sicurezza cambiare tutte le lenti del semaforo.
    -il contasecondi deve essere posizionato perfettamente allineato e adottare un diametro identico a quello della luce del rosso e potrà essere montato solamente o in postazioni pedonali o comunque in incroci con una sola corsia per senso di marcia
    -la luce del contasecondi dovrà cambiare a seconda della luce del semaforo ad esempio il conteggio sul verde sarà scritto in colore verde quello sul rosso in rosso e così via
    -Il display del contasecondi potrà adottare due o tre cifre a seconda del suo diametro (20 cm di diametro 2 cifre 30 cm 3 cifre) e mai avere un countdown superiore ai 199 secondi. Inoltre sul display non comparirà mai il numero 0 ma ci si fermerà con l’1.
    -Infine se il tempo residuo non risulta certo o se il semaforo è lampeggiante non verrà visualizzato alcun numero sul display del contasecondi.

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    Dunque non ci resta che aspettare per vedere se effettivamente questi contasecondi troveranno impiego e diffusione sulle nostre auto, sebbene offrano vantaggi soprattutto per gli automobilisti e non per le casse dei comuni: è chiaro infatti che con il contasecondi gli utenti della strada saprebbero regolarsi meglio nell’attraversare gl...

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    Last Post by santomas il 26 July 2017
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  10. Peugeot 208 Pikes Peak T16: Loeb è il nuovo proprietario!!!
    Il campionissimo dei rally si è portato a casa la vettura con la quale ha stracciato il record della corsa in salita americana

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    A volte essere un grande pilota e avere ottime risorse economiche può fare la differenza: è infatti notizia di questi giorni che Sebastian Loeb, uno dei più grandi rallysti di tutti i tempi, ha acquistato la vettura da lui guidata durante la Pikes Peak del 2013, sebbene non sia stata resa nota la cifra sborsata dal campione francese.

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    La vettura in questione è una Peugeot 208 che però non ha niente a che fare con l’auto preparata per i rally: si tratta infatti di un esemplare unico che ha preso parte alla Pikes Peak del 2013, una gara in salita molto famosa che si corre ogni anno sui monti del Colorado. Questa Peugeot aveva stracciato il precedente record, come avevamo riportato in un vecchio articolo () e ora Loeb ha deciso di comprarla, per sfruttarla in altre gare in salita europee e mondiali a partire dal prossimo autunno.

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    Si ricorda anche che questa Peugeot 208 Pikes Peak è dotata di kit aerodinamico apposito per le corse in salita e di uno straordinario motore centrale V6 biturbo in grado di erogare una potenza massima di circa 875 Cv, così da toccare i 100 Km/h da fermo in soli 1.8 secondi. Per l’occasione Loeb ha creato anche un team a suo nome ed è possibile che le grafiche esterne della vettura vengano opportunamente modificate, sebbene al momento non ci sia nulla di certo.

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    Infine una nota sulla Pikes Peak 2017, che si è corsa proprio in questi giorni in Colorado: ha vinto Romain Dumas con una Norma RXX RD, con un tempo di poco superiore ai 9 minuti, ben lontano dagli 8 minuti e 13 secondi fatti registrare da Sebastian Loeb sulla 208 Pikes Peak. Dumas rimane comunque un ottimo specialista delle gare in salita, considerando che è arrivato già al terzo successo in questa celebre corsa.

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    Dunque non ci resta che aspettare e chissà che magari un giorno Loeb decida di portare la 208 Pikes Peak anche in Italia, occasione da non perdere per gli appassionati di motori che volessero vedere dal vivo questo mostro di potenza.
    Peccato non siano state rese note le cifre d’acquisto ma probabilmente al pilota francese è stato fatto un grosso sconto, considerando la grande visibilità che Peugeot ha ricevuto dopo la vittoria del 2013, soprattutto negli USA ,dove la casa francese non è certamente fr...

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    Last Post by jefe75 il 19 July 2017
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